23 IS A MAGIC NUMBER: LE BELLE SPERANZE DEL TENNIS FEMMINILE ITALIANO
Raduno tecnico federale dietro il sipario della BJKCUP
di Valentina Guido
Sul recente incontro di Billie Jean King Cup Italia-Francia che ha infiammato il Tennis Club Alghero, si è detto e si è scritto quasi tutto. Ma pochi sanno che dietro le quinte c’era un’altra Italia.
Negli stessi giorni in cui Jasmine Paolini e Camila Giorgi compivano l’impresa che ci ha riportato alle Finals, 23 ragazze nate tra il 2005 e il 2009 allenavano le proprie competenze tecnico-tattiche, fisiche e mentali assieme ai migliori tecnici della Federazione Italiana Tennis. La FIT ha voluto questo appuntamento sebbene non fosse affatto semplice organizzarlo: far convivere la gestione dei campi, del pubblico, delle giocatrici professioniste, degli staff, dei media…tutto questo dopo una pandemia poteva essere scoraggiante, ma il risultato ha dato ragione a Michelangelo Dell’Edera, Direttore dell’Istituto superiore di formazione Roberto Lombardi e responsabile del settore tecnico under 16, e a Nicola Fantone, responsabile dei Progetti speciali under 16.
Tattica e mentalità da professioniste
Con Fantone, Germano Di Mauro, Luca Ronzoni e i fiduciari per la Sardegna Paolo Pani e Barbara Galletto, è stato applicato sul campo l’accurato protocollo di lavoro sviluppato proprio all’Istituto Lombardi.
Tra il resort Sa Cheya e lo stesso Tennis Club Alghero, sei atlete di interesse nazionale (tra cui la sarda Beatrice Zucca) e 17 giovani di interesse regionale si sono confrontate tra di loro, avendo quindi l’opportunità di testare il proprio livello misurandosi con tenniste che riescono generalmente a disputare più tornei e, quindi, hanno una testa più pronta ad affrontare le tipiche insidie del match, ben diverse da quelle di una sessione di allenamento. Occasione più unica che rara, le nostre ragazze più promettenti hanno potuto osservare da vicino il lavoro delle professioniste, socializzare con loro e con la capitana Tathiana Garbin. Sognando di essere come loro, un giorno.
Obiettivo: più partite di alto livello
“Dal raduno è venuto fuori che le tenniste sarde stanno crescendo, ma la voce che dobbiamo migliorare è il numero di gare – spiega Nicola Fantone – Un problema storico per la Sardegna: è difficile fare un numero di partite adeguato, anche perché qui ci sono pochi tornei di buon livello. La differenza che si nota non è tanto da un punto di vista di gioco, ma di esperienza e qualità dei tornei. Tuttavia, in questi ultimi anni anche gli atleti sardi stanno girando di più grazie alla collaborazione tra i vari maestri, e qualche risultato comincia ad arrivare. Attraverso il Comitato regionale, stiamo provando ad avere dei fondi per far viaggiare i ragazzi e le ragazze più meritevoli. Fare nomi di singoli atleti o atlete è prematuro, fra 2-3 anni si vedranno i frutti di questo lavoro”.
“Queste manifestazioni di altissimo livello che coinvolgono i giovani della Sardegna sono molto importanti per consentire il confronto – aggiunge Paolo Pani – è stato uno sforzo organizzativo imponente, ma ne è valsa la pena”.
Le magnifiche 23
Queste le ragazze under 16 convocate ad Alghero dalla FIT: Matilde Ercoli, Daria Raimondo, Beatrice Zucca, Sveva Zerpelloni, Gaia Maduzzi, Ludovica Penna, Eleonora Atzei, Giorgia Rossi, Chiara Dasara, Sofia Del Balzo, Elisa Rosadelli, Sara Festa, Francesca Mostallino, Giulia Russu, Elisa Armosini, Carolina Cicu, Elisa Puggioni, Elena Sassu, Sara Demuro, Carolina Giua, Aurora Deidda, Giorgia Spina, Sara Mura.