DISCOVERY CLUB: SPORTING CLUB SAN GAVINO, DUE SCAMBI CON…
L’istruttore Mauro Concas
Abbiamo visitato il Circolo dello Sporting Club San Gavino il 20 febbraio 2022 in occasione della giornata nella quale in 18 circoli della Sardegna si è giocata la 1° fase provinciale (a gironi) del Campionato Nazionale Fit Junior Program 2022 a squadre.
L’istruttore del circolo Sporting San Gavino Mauro Concas ha diretto i suoi ragazzi e ha coordinato l’evento: “Per noi è sempre una esperienza importante – ci ha detto durante la mattinata – fa crescere i nostri allievi, è importante soprattutto per alcuni che non hanno possibilità di confrontarsi con i pari età. Sfruttiamo questa opportunità, insieme ai raduni mensili, in quanto sono un momento di crescita per i bambini, ma anche per gli istruttori perché si crea un momento di confronto, di scambio, in una fase improntate di crescita dei giovani“.
TRA PASSATO E FUTURO
La storia del tennis a San Gavino è iniziata 47 anni fa e prosegue oggi con tanta attenzione specialmente verso i più giovani.
“Il circolo è stato fondato nel 1975 da alcuni soci, – ha proseguito Mauro Concas – attualmente è di proprietà privata che fa capo alla famiglia Madrigali. La struttura è composta da due campi da tennis, uno calcetto, due piscine di cui una al coperto e una all’aperto, una palestra con sala pesi e una sala di spinning. Nel 75′ il circolo nacque solo con tennis club con cinque campi, poi con il passare degli anni sono state inserite le altre strutture. La nostra attività tennistica comprende una squadra che disputa il campionato di serie D, l’attività giovanile sino all’under 14 e l’attività dei veterani. La scuola tennis ha una frequenza di tre lezioni settimanali con il preparatore fisico, è una club school, la prima tipologia” (per i dettagli sui livelli delle scuole tennis: link).
Il circolo punta sui giovani: “Nel nostro futuro c’è l’intenzione di migliorare e ingrandire la scuola, – conclude Concas – vogliamo cercare di portare quanti più bambini è possibile a giocare e stiamo cercando di inserire delle nuove figure come l’educatore alimentare e mentale“.