ACCADEMIA OPEN: BARBARA DESSOLIS SIGLA IL BIS CONTRO CORINNA DENTONI
La finale maschile è una questione tra compagni del TC Terranova Olbia
La pluricampionessa sarda Barbara Dessolis conferma di trovarsi a proprio agio sui campi in greenset dell’Accademia Tennis Sassari e si afferma anche nella seconda edizione dell’Accademia Open-Trofeo Florgarden. Come l’anno scorso, battuta in finale la toscana Corinna Dentoni del CT Bari (2.3), ex n. 132 del mondo, accreditata della prima testa di serie, mentre la nuorese, tesserata con il TC Cagliari (2.4, n. 1145 del mondo), era la seconda favorita.
Il trofeo maschile è andato invece al palermitano Giuseppe La Vela (2.2), prima testa di serie, che ha avuto ragione del compagno di squadra del TC Terranova Matteo Masala, 2.5, numero 3 del tabellone, costretto al ritiro per un dolore alla schiena a metà del secondo set. Un bel vanto per l’Accademia Vavassori di Palazzolo sull’Oglio nella quale si allenano abitualmente la prima e il primo classificato.
Il 2° Accademia Open è stato organizzato da Mino e Carlo Piu e dalla Direttrice tecnica Linda Ferrando con la collaborazione della Giudice arbitra Sara Pinna. In tutto hanno partecipato 148 fra giocatori e giocatrici per un montepremi di 4mila euro.
La finale femminile La riedizione dello scontro tra Barbara Dessolis e Corinna Dentoni, giocata nella calura di venerdì 1° luglio, è una battaglia di 3 ore che la campionessa sarda si aggiudica in rimonta per 4-6 6-3 7-6(3). Una sfida più combattuta rispetto a quella del 2021 che era terminata in due set, anche perché quest’anno Corinna Dentoni è apparsa più prestante fisicamente e in semifinale ha impressionato mettendo a segno un doppio 6-0 contro Marcella Dessolis (2.5, TC Cagliari), sorella più giovane di Barbara e vicecampionessa sarda. Dal canto suo, Barbara Dessolis in semifinale ha avuto difficoltà solo nei primi game contro Carolina Cicu della Torres Tennis (classifica 2.8), battuta 6-1 4-1 (ritiro).
Le parole delle protagoniste
“Penso di essere riuscita a far girare la partita semplicemente stando lì ogni punto, senza mollarne neanche uno. Anche il primo set era abbastanza tirato quindi si trattava di pochi punti di differenza. Non ho cambiato il mio modo di giocare, sono stata più solida e concentrata nei punti importanti”, ha commentato la vincitrice dopo la finale. E dire che Barbara Dessolis si era presentata al torneo con dei vistosi cerotti applicati sul ginocchio destro. “Durante una partita, pochi giorni fa, ho messo male la gamba e ho sentito dolore al ginocchio, penso che qualcosa si sia leggermente spostato. Ma qui l’ultimo giorno stavo molto meglio, perciò credo che non sia nulla di grave. Direi che in questo circolo mi trovo molto bene, anche se in genere preferisco la terra, ma questi campi mi piacciono molto, in più l’ambiente è bellissimo, tutti sono molto gentili e vorrei ringraziarli”. Per quanto riguarda i tornei internazionali disputati in Turchia e a Santa Margherita di Pula: “Sono soddisfatta di alcuni risultati ma spero di giocarne sempre di più e sempre meglio dopo la serie B”. A proposito della serie B con il TC Cagliari, “per ora è andato tutto bene, cerchiamo di continuare così e di dare il massimo per raggiungere il nostro obiettivo”.
Corinna Dentoni: “Ho vinto il primo set con la giusta strategia, poi mi è mancata un po’ di convinzione, forse per l’assenza di partite vere perché giocare in serie B non è come giocare nei tornei individuali. Mi è mancata la cattiveria nei momenti importanti in cui avrei dovuto chiudere il match, di occasioni ne ho avute tantissime. Mi sono anche arrabbiata molto con l’arbitro a fine match”. Le indicazioni sulla forma fisica in ogni caso sono molto positive e il lavoro con il preparatore atletico sta dando i suoi frutti: “Mi sento più allenata e più in forma fisicamente, sto lavorando in palestra e questo mi permette di essere più esplosiva sul campo e di tirare un po’ più forte. Ho cambiato leggermente il movimento del servizio e questo mi permette di servire una prima più incisiva, cosa che però mi è mancata in questa finale”. Molto belle le sensazioni legate alla serie B con il CT Bari: “Ho trovato finalmente una squadra con la S maiuscola, le ragazze sono fantastiche, così il presidente e la società. Perciò è un grande piacere per me giocare in questa competizione a squadre e speriamo che gli spareggi per la A2 vadano bene, sarebbe un sogno”.
La finale maschile
Sabato mattina, è stata decisamente più breve la finale maschile tra i due compagni di club Giuseppe La Vela, numero 1456 ATP, e Matteo Masala, olbiese che si è trasferito negli USA per giocare a tennis e studiare marketing nell’Università dell’Idaho. E’ finita 4-6 4-1 per il siciliano, con Masala che si è aggiudicato brillantemente il primo set per poi arrendersi al mal di schiena a metà del secondo set: un ritiro precauzionale in vista dei playout della serie B1 contro Padova in programma la domenica a Olbia. Matteo Masala ha fatto vedere un ottimo livello di gioco, riuscendo a sovvertire i pronostici in semifinale contro il secondo giocatore del tabellone, il 2.3 del Country Club Voghera Giulio Colacioppo, sconfitto 6-2 6-4. Giuseppe La Vela è arrivato in finale dopo aver battuto Andrea Calcagno del TC Moneta (2.6) con un doppio 6-2.
Le parole dei protagonisti
“Matteo vale molto di più della sua classifica. Nel primo set stava giocando molto bene, poi si è fatto male alla schiena e mi dispiace anche in vista dei playout della serie B – ha commentato La Vela alla fine del torneo – Sono di Palermo ma mi alleno a Palazzolo sull’Oglio da 4 anni e lì ho trovato un gruppo molto unito. Gioco meglio sulla terra ma anche i campi più rapidi non mi dispiacciono”. Giuseppe La Vela ha parole di grande apprezzamento per il suo nuovo circolo, il TC Terranova: “Tutti sono stati molto gentili, il presidente, il direttore. Siamo un gruppo molto forte, vorrei che il Terranova rimanesse ancora in B1. Per quanto riguarda me, nel tennis degli ultimi anni il servizio è il colpo chiave, quindi con il mio coach dedico un’oretta al giorno solo a questo colpo. Per il resto, gioco bene sia indietro che in avanti”. Prossimi obiettivi nei tornei internazionali: “Dall’11 luglio partirò per giocare 15mila e 25mila dollari, sicuramente in Italia e poi in Romania”. Infine, per quanto riguarda l’Accademia Open, “sono stato molto bene a Sassari e tornerò il prossimo anno”.
Matteo Masala, secondo classificato, stava giocando benissimo contro un avversario sulla carta più forte, nonché compagno di squadra e amico: “Nel primo set sono entrate molto prime, secondo me mantenendo il livello avrei potuto vincere agevolmente, però lui è un grande giocatore quindi non sai mai cosa può succedere. Lui è 1400 ATP circa ma vale di più, sono convinto che migliorerà il suo ranking. Giocando in America sul cemento, qui partivo un po’ favorito. Sono stato un po’ sfortunato sull’ 1-1 nel secondo set, ho sentito una fitta alla schiena e ho smesso per non provocare ulteriori danni”. Matteo Masala ha scelto di andare a studiare negli Stati Uniti e ci racconta quest’esperienza: “E’ un’esperienza che consiglio ai giovani, mi sto formando perché lì il primo obiettivo è lo studio. Quindi non solo si gioca ad alti livelli (2.2, 2.3) ma ci si laurea. Io mi sto laureando in Marketing, c’è grande disponibilità da parte dei professori. Per quanto riguarda gli allenamenti, vengono sempre organizzati in base alle lezioni universitarie, e si basano molto sul gioco d’attacco. Se immagino un futuro da professionista? Ora non ci penso, ho deciso di avere un piano B, quindi ho scelto di laurearmi. Mi mancano due anni e mezzo, non ho fretta”.
Il commento dell’organizzatore Carlo Piu
“E’ stato un grande successo, il livello tennistico è salito, riceviamo molti complimenti, quindi abbiamo centrato l’obiettivo. Non ho fatto tutto da solo: ringrazio il gruppo che mi ha sostenuto. L’anno scorso l’Accademia ha festeggiato i 30 anni con due nuovi campi di cui uno coperto. I progetti non finiscono, vogliamo coprire anche il campo 3. Grazie all’arrivo della Maestra Linda Ferrando, abbiamo raddoppiato i numeri della Scuola tennis, siamo arrivati a 90 bambini e bambine che è un numero molto elevato ed era uno dei nostri obiettivi. Per l’anno nuovo, stiamo lavorando con un preparatore atletico e con Linda Ferrando per creare un piccolo gruppo di giovani agonisti”.