FIP EUROPEAN PADEL CHAMPIONSHIPS: DOPPIETTA DELLA SPAGNA, ITALIA SECONDA
Troppo forti gli spagnoli e le spagnole per l’Italia che ha avuto il merito di raggiungere il massimo risultato possibile in questo momento. Grande fair play a Cagliari durante la cerimonia di premiazione
La pagina più bella dei Campionati Europei di Padel FIP è stata scritta in campo, ma senza racchette, dai giocatori di Spagna, Italia, Francia e Portogallo. Lo hanno fatto tra una pioggia di fuochi d’artificio, luci, musica, sventolando bandiere e sorrisi infiniti. È stato durante la cerimonia di premiazione, quando il presidente della FIP Luigi Carraro e il presidente del Coni Sardegna Bruno Perra hanno consegnato i trofei alle prime tre squadre dei tornei maschili e femminili – Spagna e Italia in entrambi i tornei, poi Portogallo terzo tra gli uomini e Francia terza tra le donne – che è emersa l’essenza, il senso di uno sport che sa essere dentro e fuori dal campo, con una dimostrazione di amicizia, fair play e sportività raramente vista. La squadra maschile francese, sconfitta dall’Italia in semifinale, ha vinto l’oro per la sportività cantando, applaudendo e ballando per ogni entrata di una squadra rivale, persino l’Italia, che l’aveva sconfitta.
Poi ci sono state le donne italiane che hanno ballato quando è entrata la Spagna e gli uomini italiani che hanno fatto lo stesso, e infine, tutti insieme sulle note di “Pedro” di Raffaella Carrà e “Freed From Desire“, l’inno non ufficiale del mondo del padel. Una festa con un epilogo fantastico: tutte le squadre in campo in un’esplosione di colori, a cantare la versione dei Gipsy Kings di “Volare” di Domenico Modugno, una metafora perfetta per un grande campionato europeo che è letteralmente decollato sia tecnicamente che come spettacolo sportivo.
I VALORI DELLO SPORT
Il Presidente della FIP Luigi Carraro ha poi affermato: “È stato un grande Campionato Europeo, una festa straordinaria che dimostra ancora una volta come le competizioni a squadre possano accendere tutti i valori dello sport: tecnico, agonistico, di pubblico e, come abbiamo visto in questa bellissima premiazione, di amicizia e fair play. Questo, in ogni caso, è qualcosa di prezioso per tutti coloro che amano lo sport e in particolare il padel, a dimostrazione del grande lavoro di squadra con le federazioni nazionali, i giocatori, gli arbitri e tutti coloro che hanno lavorato per la riuscita di questo evento”.
La doppia vittoria della Spagna in questo campionato europeo, oltre a essere altamente prevedibile, è ancora una volta una sublime dimostrazione di talento, tecnica, precisione tattica e potenza. Uno spettacolo che va oltre il concetto di vittoria: giocare contro gli spagnoli, potersi misurare oltre lo stretto concetto di risultato è un’occasione importante, un termometro del talento che delinea misure e differenze. E perché no, prezioso dal punto di vista di chi cerca di carpire alcuni dei loro segreti.
LA TERRA DEI TALENTI E DI TRADIZIONE
La tradizione del padel in Spagna e ben superiore a quella dell’Italia, inevitabile che sul campo gli effetti si vedano: la Spagna è da tempo una macchina organizzativa perfetta che produce decine di talenti, li coltiva e li aiuta a crescere attraverso la sublimazione della tecnica prima che dell’allenamento fisico. Quindi, arrivare alla fine di un grande evento internazionale come i Campionati Europei di Padel FIP sfidando gli ‘Invincibili’ è già una vittoria di per sé. L’Italia, guidata da Marcela Ferrari, ci è riuscita sia sul fronte femminile che su quello maschile. Il mondo “azzurro” esce da questo Europeo con la consapevolezza che in Europa c’è solo la Spagna, così lontana da non poter essere toccata, ma da poter sfidare in una grande finale casalinga, a prescindere dall’esito. E alla fine, neanche tanto male. Anzi: l’Italia ha perso 2-0 ma senza perdere la faccia, con Ruiz-Arroyo che vincono in due set contro Dominguez-Patiniotis (7-5, 6-4) e Cardona-Gonzalez 6-0 6-2 contro Graziotti-Sinicropi.
STRATEGIA
Marcela Ferrari ha provato la sofisticatezza strategica per tentare l’impresa: schierare la coppia che nel circuito d’élite, Premier Padel, è abituata ad affrontare i giganti del padel. Ed ecco quindi Facundo Dominguez e Aris Patiniotis, coppia già consolidata e unita, contro i due Álex: ‘Capitan America’ Ruiz e il martello Arroyo. Alla fine, una grande partita degli italiani, che nel primo set hanno fatto miracoli e si sono addirittura portati in vantaggio per 5-4, tra il boato del pubblico centrale gremito che credeva nel grande miracolo. Ma è finita 7-5 per la Spagna. Il secondo set è stato molto simile, ma la forza degli spagnoli alla fine ha fatto la minima differenza fino a quando il 6-4 ha chiuso il conto. I campioni d’Europa della Spagna, alla fine, hanno toccato dolcemente gli avversari e il giovane compagno di squadra classe 2001: “Sapevamo che Aris e Facu sono giocatori difficili, e sapevamo che dovevamo combattere punto a punto. Siamo entrati in campo preparati per questo, e siamo stati bravi in fase offensiva e solidi in quella difensiva quando hanno giocato in modo efficace e aggressivo. Arroyo? Il suo modo di giocare è sorprendente, lo ha dimostrato per tutta la stagione, e la verità è che mi sono divertito molto a giocare con lui, un giocatore di stile vivace che porta intensità e voglia di fare bene. Nonostante sia ancora giovane, è già un leader, il che significa che la Spagna ha un settore giovanile per vincere a lungo“. Arroyo ha ringraziato e ha risposto: “Abbiamo giocato molto in questi giorni. Ale è un giocatore che mi trasmette calma, sa come farmi avere pazienza, di cui ho bisogno“.
Nella seconda partita, poca storia: il numero 12 del ranking FIP, Momo Gonzalez , e il numero 27 Pablo Cardona hanno concesso pochissimo a Riccardo Sinicropi – eroe della semifinale contro la Francia – e a ‘Giulietto’ Graziotti, uno dei giocatori italiani più interessanti e in grande forma nel CUPRA FIP Tour , infliggendo loro un netto 6-0 6-2. Alla fine, festa per la Spagna, con una ‘doppietta’ che i ragazzi di Gutierrez commentano all’unisono: “Una grande gioia vincere con la maglia spagnola, siamo una squadra che è un mix perfetto di giocatori esperti e nuove generazioni, tutto grazie al grande lavoro della FEP (Federación Española de Pádel)”. Per Momo Gonzalez, invece, si è trattato della seconda vittoria in due settimane qui a Cagliari: dopo il FIP Platinum Sardinia, il titolo europeo. “Passare da un torneo del circuito professionistico – racconta il numero 12 del ranking FIP – a questa manifestazione a squadre con la maglia spagnola, una maglia che ti regala emozioni uniche, è stato facile perché so di poter contare su compagni fantastici che sanno fare gruppo e ragionare con una mentalità di squadra dove uno aiuta l’altro senza problemi”.
GLI ALTRI PIAZZAMENTI
Il terzo posto nel torneo maschile del tredicesimo Campionato Europeo FIP di Padel va al Portogallo, dopo una serrata battaglia con la Francia. Uno spettacolo di padel e di tifo che ha offerto una lotta per il terzo posto degna di una finale. Alla fine, il Portogallo ha trionfato per 2-0. La prima partita è stata una battaglia con Guichard/Leygue che hanno vinto il primo set prima di subire la rimonta dei fratelli Deus. Si è conclusa con un punteggio di 3-6 6-3 7-6. Nella seconda partita, Araujo/Luque hanno avuto un compito più facile, vincendo in due set (6-4 6-2) contro Joris/Vanbauce. Così, la Francia si è piazzata al quarto posto ed è stata comunque protagonista di un grande Campionato Europeo per valore tecnico, partecipazione e gioia, con una menzione speciale per i loro bellissimi cori di sostegno ai compagni di squadra!
Il quinto posto va ai Paesi Bassi, che hanno battuto la Svezia per 2-1, portando gli svedesi al sesto posto. Poi, settimo posto per la Gran Bretagna, 2-1 contro la Germania (8). Il Belgio si è assicurato il nono posto battendo la Danimarca per 2-1, che è arrivata decima. L’undicesimo posto è andato all’Austria, 2-1 contro la Polonia, che è arrivata dodicesima, mentre il tredicesimo posto è andato al Principato di Monaco, 2-1 contro la Svizzera (14) e, infine, l’Ungheria si è assicurata il quindicesimo posto grazie alla vittoria per 2-1 contro la Croazia, che è arrivata sedicesima.
CAMPIONATO FEMMINILE
La Spagna è campione d’Europa, un grande traguardo, il decimo nella storia dei Campionati Europei FIP di Padel, conquistato con una squadra che è uno straordinario mix di talento ed esperienza che abbraccia gli ultimi decenni di storia di questo sport. Tra queste, leggende ed ex numeri uno del mondo (tra cui, vincitrici lo scorso anno qui a Cagliari del FIP Platinum Sardegna) come Patty Llaguno e Lucia Sainz , coppia allenata nel circuito Premier Padel da Marcela Ferrari, capitana dell’Italia, rispettivamente nate nel 1985 e 1984, e le più giovani del gruppo, Andrea Ustero (classe 2007) e Alejandra Alonso (classe 2006). Un duo giovane ma incredibilmente forte che, nella partita inaugurale della finale contro l’Italia, ha concesso solo un game (6-0, 6-1) alla coppia italiana Orsi-Stellato. Nel mezzo, giocatrici immense come ‘Martita’ Ortega , numero 6 nella classifica FIP, che insieme a Jessica Castelló ha assicurato il punto decisivo per la Spagna, facendola vincere per 2-0. La vittoria di Ortega-Castelló con un doppio 6-3 evidenzia la forte prestazione delle italiane Giorgia Marchetti e Chiara Pappacena, che sono state giocatrici di spicco per tutta la settimana di questo fantastico Campionato Europeo. Mentre le spagnole giocano ancora a livelli difficilmente raggiungibili da chiunque altro in Europa, è un dato di fatto che il notevole successo del padel in Italia trova una solida conferma nelle ragazze di Marcela Ferrari, senza dubbio la squadra leader del continente dietro le ‘Invincibili’ in giallo e rosso. E certamente, la sconfitta contro la Spagna non può oscurare un Campionato Europeo straordinario in termini di livello di gioco e coesione di squadra.
Il terzo posto al FIP European Padel Championship va alla Francia, che in una partita molto combattuta finisce 2-1 contro il Portogallo , che è al quarto posto. La squadra francese ha vinto dopo essere tornata da una sconfitta di Ligi/Sireix (6-2, 6-2) contro la coppia portoghese molto quotata Araujo-Ribeiro . Poi è arrivato il pareggio con Collombon/Ginier Barbier 7-5, 6-0, e la vittoria finale assicurata da Godallier-Pothier contro Nogueira-Rodrigues 7-5, 6-4. Sebbene battuti dall’Italia in una semifinale molto combattuta — con un bellissimo sostegno da entrambe le parti — venerdì scorso, i “Bleues” hanno confermato che il movimento francese del padel è in evidente e costante crescita, meritando il podio di questo campionato europeo.
Il quinto posto è andato alla Svezia , che ha sconfitto i Paesi Bassi per 2-1; il settimo posto è andato alla Germania , che ha battuto la Danimarca (8) per 2-1. Poi, il Belgio si è classificato al nono posto (2-1 sulla Gran Bretagna , decimo); l’undicesimo posto è andato a xxxx che ha battuto xxxx (12); il tredicesimo posto è andato all’Estonia , che ha sconfitto l’Ungheria (14) per 2-1, e per le ultime due posizioni del Campionato Europeo FIP di Padel 2024, ecco la Polonia (15) con una vittoria per 2-0 sulla Lituania , che ha concluso sedicesima.
DICHIARAZIONI
Iciar Montes, capitano della Spagna, dice: “La prima cosa da fare è congratularmi con la squadra italiana per essere arrivata in finale. Poi ho voluto congratularmi con tutto il cuore con la mia squadra e con la Federazione per avermi sempre sostenuto. La verità è che sono rimasta sorpresa dalle giocatrici più giovani, ma anche dalle veterane, per come si sono integrate tra loro e per come hanno dato tutto in questo Campionato Europeo. E ora posso solo dire che sono molto felice”. Accanto a lei, Lucia Sainz: “Questa è un’edizione molto importante perché in campo abbiamo visto le nuove generazioni arrivare e farlo molto bene. Per me, essere qui è una ricompensa per come abbiamo lavorato”. Patty Llaguno accenna alla Sardegna e all’Italia: “È stato un piacere condividere questa settimana con questa grande squadra e mi congratulo con l’Italia per essere arrivata alla finale di doppio. La Sardegna? Ho vinto un torneo qui, è vero, e credo che ora avrò ancora più affetto per questa terra. Vorrei tornare qui per giocare ancora, ma nel frattempo è importante essere qui oggi e goderci questa vittoria con tutte le ragazze della squadra”. L’ultima parola spetta a Marta Ortega , altra leader della squadra spagnola : “È stato bello tornare in Italia e giocare con Jessica. Abbiamo giocato contro ragazze che in passato ci hanno reso le cose molto difficili, e oggi hanno iniziato in modo aggressivo e hanno fatto una grande partita contro di noi. Alla fine, però, abbiamo vinto e siamo super felici, e non vediamo l’ora di festeggiare”. Come? Ecco di nuovo la capitana Montes: “Penso che si siano meritate un tuffo in mare, non è vero?”.