DISCOVERY CLUB: TC 70 ORISTANO, DUE SCAMBI CON…
Il Direttore tecnico del circolo Virgilio Prenza
Inauguriamo la nostra rubrica sui circoli sardi puntando l’attenzione sul TC 70 Oristano, tennis club attivo ormai da 53 anni. Nata nel 1969, l’Associazione sportiva dilettantistica dal 1970 gestisce 5 campi in green set a Torre Grande, con l’idea sostenuta dall’Amministrazione comunale di realizzare un sesto campo in terra battuta e il progetto di un campo da padel.
Il tennis club è guidato dal Presidente Alessandro Montisci e dal Direttore sportivo Paolo Manconi. L’ampio staff tecnico comprende numerosi professionisti e professioniste con competenze e qualifiche diverse, a cominciare dal direttore, il maestro nazionale Virgilio Prenza, affiancato dagli istruttori Marco Lampis, Marco Manca e Filippo Manca; per la preparazione atletica, la responsabile è Francesca Fois coadiuvata da Michael Sechi, Giovanna e Laura Porcu. Colpisce tra le altre cose la presenza di una nutrizionista, Ilaria Dalla Riva, di una responsabile comunicazione, Arianna Demartis, e di una psicologa, Gianna Manca. Iniziamo proprio da qui nel rivolgere le nostre domande al Direttore tecnico Virgilio Prenza.
In che modo avete coinvolto nel vostro lavoro una professionista della preparazione mentale?
Siamo un bellissimo gruppo di giovani appassionati che hanno scelto di lavorare nel mondo dello sport. Vado molto orgoglioso del nostro staff perché siamo molto uniti, anche grazie al lavoro di Gianna Manca, la nostra psicologa. Gli incontri con Gianna, solitamente una volta al mese, ci consentono di creare un buon ambiente, con un buon livello di comunicazione. Gianna ci fornisce quegli strumenti indispensabili nel lavoro con i giovani, soprattutto a livello comunicativo. A volte ci ‘massacra’ ma va bene così, perché sappiamo di doverci sempre mettere in discussione: sentiamo molto la responsabilità di lavorare con un settore giovanile. Inoltre, lei segue il settore agonistico-tecnico con degli incontri privati: so che i risultati sono buoni, le ragazze e i ragazzi sono molto contenti.
Quanti sono i soci, le socie, gli iscritti alla Scuola tennis, gli atleti e le atlete agoniste?
Ad oggi, tra socie e soci siamo circa un centinaio; contiamo un’ottantina di corsiste e corsisti adulti e un centinaio di bambini e bambine della scuola tennis. Da quest’anno abbiamo una ventina di ragazzi e ragazze del settore agonistico che noi preferiamo definire settore tecnico della Sat. Vanno dall’under 10 all’under 18. Al progetto di sviluppo agonistico, oltre allo staff tecnico già citato, partecipa una serie di consulenti esterni che ci forniscono supporto per la crescita dei ragazzi e delle ragazze. Mi piace citarli e ringraziarli tutti a cominciare dal consulente per la video-analisi Simone Bertino, che lavora al Piatti tennis Center. Paolo Girella è il nostro consulente tecnico, proprietario di un’accademia di successo a Reggio Calabria. Paolo ha lavorato per tanti anni con la Federazione italiana tennis, è un tecnico molto empatico e preparatissimo. Andrea Bubu Melis è il nostro consulente tattico. Gli ho chiesto di trasferirci le sue grandi competenze e la sua visione del tennis, che lo ha portato a essere uno dei tecnici sardi di maggior successo: tutti ricordiamo Daniele Piludu e le sue apparizioni negli slam juniores, il nostro grande sogno.
Agonismo, vita sociale o Scuola addestramento tennis giovanile: se volessimo provare a isolare il DNA del TC 70 Oristano, come dovremmo descrivere l’essenza del circolo?
Abbiamo una concezione vintage del circolo, ci piace pensarlo come un luogo per tutti e di tutti dove trascorrere del tempo libero. Ovviamente per noi al centro ci sono le bambine e i bambini, la loro crescita sportiva prima e magari agonistica poi, ma di fatto cerchiamo di offrire un servizio per tutte e tutti, dai soci ai giocatori amatoriali ai semplici appassionati. Pensiamo che ci sia spazio per ciascuno e che sia bello che tutti i mondi si possano mischiare senza creare necessariamente disparità.
A marzo è cominciato il campionato di serie C (per la cronaca, con una sconfitta). Non che in passato vi fossero mancate le ambizioni per salire in B, ma quest‘anno con la conferma del romeno Stefan Palosi, lo svizzero Hugo Piquerez, lo spagnolo Gianmarco Amatiste e i tre giovani argentini Facundo Elias, Hadi Elias e Leandro Ventura la promozione, almeno sulla carta, sembrerebbe più vicina. Raccontaci quanto avete lavorato per portare con voi questi semi-professionisti e cosa significa provare a realizzare questo sogno assieme a loro. Pensi che Palosi (n. 611 ATP) darà il suo contributo nelle giornate più importanti?
Innanzitutto vi ringrazio per avermi dato la possibilità di chiarire alcuni punti per noi importanti, in seguito a qualche polemica letta sui social riguardo proprio al nostro progetto di schierare giocatori stranieri in serie C. Nel corso degli anni abbiamo visto emigrare tantissimi talenti sardi, con la consapevolezza che fosse l’unica strada percorribile per una maturazione tennistica di alto livello. Non vorremmo risultare presuntuosi, ma non siamo d’accordo. Al centro del nostro progetto ci sono i nostri giovani atleti, che apparentemente risultano penalizzati da questa nostra scelta per il fatto che vengono ‘sostituiti dagli stranieri’.
Il punto è che per noi, invece, è il contrario: crediamo che in questo modo possano sentirsi stimolati da questa grande opportunità di confronto. Avere con noi giovani atleti che si stanno affacciando al mondo del professionismo – di fatto Facundo Elias, Leandro Ventura e il piccolo Hadi Elias (15 anni) vivono a Torre Grande e si allenano full time con noi -, ci garantisce quell’ambiente agonistico assolutamente motivante sia per noi tecnici che per i nostri ragazzi.
Allenare giocatori bravi è per noi un grande privilegio ma anche una grande responsabilità, ci consente di arricchire il nostro bagaglio tecnico e sviluppare maggiori competenze trasferibili ai nostri giovani atleti. Quest’anno il livello della serie C in Sardegna è altissimo, la promozione è un sogno che non ci vogliamo precludere ma che di fatto non sposta i nostri equilibri: noi siamo contenti di poter competere a certi livelli e di dare la possibilità a tanti appassionati di vedere grande tennis a Oristano. Stefan Palosi dovrebbe essere presente anche perché impegnato nei tornei ITF a Pula.
In squadra anche Marco Lampis, Francesco Marras, i vivai Hadi Elias e Giuseppe Olla che viaggerà da Parma. Cosa vi aspettate da loro? Curiosità: tu sarai un capitano giocatore o non giocatore?
Marco, oltre a essere un nostro giocatore, è anche un nostro bravo e motivato tecnico. Di fatto anche lui ha la grande possibilità di viversi questa esperienza come momento di crescita sia umana che sportiva. Francesco è una figura molto importante per la squadra, il vice-capitano che ci garantisce grande serenità. Peppino Olla è il nostro giocatore del vivaio, quindi molto importante, nato e cresciuto tennisticamente con noi. Oggi studia a Parma e dà un bel segnale a tutti i giovani, ovvero che si ci può allenare a buoni livelli senza tralasciare lo studio, elemento per noi prioritario. Io da qualche anno mi sono specializzato nel doppio con discutibili risultati, però mi diverto ancora e mi piace ogni tanto scendere in campo. Oltre a Olla, del vivaio fa parte Hadi Elias (classe 2006) che ha deciso di trasferirsi in Sardegna. Segue una scuola privata on line argentina, così può allenarsi sia la mattina che la sera. Purtroppo non avendo giocato tornei in Italia risulta NC, ma crediamo che il suo livello attuale sia di terza categoria (3.5).
Come vedete lo sviluppo esponenziale del padel? È un tipo di attività su cui intendete investire?
Il progetto è quello di costruire un campo da padel e fare una scuola di padel per bambini e adulti. Crediamo che il successo del padel debba essere sfruttato per attirare nuovi appassionati che magari, proprio grazie al padel, possono avvicinarsi anche al tennis.
Parliamo di eventi: quali importanti tornei state programmando per il 2022?
Da quest’anno finalmente riprendiamo con i tornei. I lavori di rifacimento campi ci hanno rallentato, sono saltati tanti appuntamenti importanti ma che contiamo di riproporre. Abbiamo già programmato un torneo Open, un torneo di III e IV categoria e due tornei giovanili. In più, vorremmo organizzare dei tornei Rodeo nei week end per dare la possibilità di giocare più partite possibile.