DISCOVERY CLUB ALLA TORRES TENNIS SASSARI: DUE SCAMBI CON…
Marco Ticca, direttore sportivo del circolo più antico della Sardegna: “Qui dove batte il cuore”
Inutile girarci intorno: la parola “Torres” a Sassari evoca sequenze di immagini forti e sentimenti intensi. Vittorie, sconfitte, orgoglio, nostalgia. Difficile da pensare e, quindi, anche da dire. La sintesi migliore la fa Marco Ticca: “A Sassari la Torres è il cuore che batte”. Il vicepresidente e direttore sportivo della Torres Tennis “A. Bozzo” sente tutta la responsabilità di far parte di un circolo dal nome altisonante, anche perché è il primo fondato in Sardegna, uno dei più antichi d’Italia. Così come la sente il presidente Gavino Caddia e l’intero consiglio direttivo.
Attivo dagli anni ’20 ma affiliato alla Sef Torres 1903, il club porta il nome di Antonio Bozzo, campione italiano di II categoria negli anni ’40. Persino Federer, Nadal e Djokovic ogni tanto perdono qualche partita, ma di lui – sottolinea Ticca- “si narra che non abbia mai subito una sconfitta per dieci anni di fila. Bozzo è sicuramente l’atleta principale che la nostra città abbia avuto nel mondo del tennis, per questo il circolo è intitolato a lui”.
Il padel per tutti
Oggi la S.E.F. Torres è ancora una gloriosa società sportiva, ma nel tempo alcune discipline sportive si sono perse; altre come il calcio sono dovute ripartire da zero, mentre il tennis resiste e prospera. “Noi ci siamo sempre a livello agonistico e sociale, siamo un punto di riferimento per la città e questo è sicuramente motivo di orgoglio”. Nella famiglia Torres di recente è approdato anche il padel, e non poteva essere altrimenti vista l’elevata richiesta di spazi per questo sport di racchetta. “Abbiamo il campo coperto da novembre e sta avendo molto successo. Grazie al padel, sono venute da noi persone che altrimenti non si sarebbero mai avvicinate pensando che fosse un circolo d’élite, ma non è così. Vogliamo che il padel rimanga un servizio per i soci e la città, non abbiamo velleità di agonismo in questa disciplina. Il tennis è sempre il nostro interesse principale”.
Sei campi, il centrale coperto e un nuovo ristorante
A livello strutturale le novità non si esauriscono con il campo da padel coperto, costruito nel piano seminterrato accanto al campo da squash e a una palestra attrezzata. Da non tralasciare, a pochi metri di distanza, la pista di atletica presente nello stadio della Torres Calcio, ulteriore arricchimento all’offerta per allenamenti di qualità. “Finalmente abbiamo completato la copertura del campo 3, il nostro centrale, quello in cui in passato abbiamo ospitato la Coppa Davis e i tornei internazionali – ricorda Ticca – Siamo molto soddisfatti perché adesso i campi coperti sono 2 e possiamo lavorare molto bene con la scuola tennis”. A questi si affiancano 4 campi esterni per un totale di 6 tutti rigorosamente in terra battuta, superficie che significa lotta, corsa e sacrificio: da sempre il rosso, con tutte le sue sfumature, caratterizza il DNA di questo circolo. Il rinnovamento riguarderà anche il bar-ristorante, che adesso occupa una piccola parte della club house, ma dopo i lavori si estenderà notevolmente fino a prevedere una veranda sul prato. In questo modo, il circolo di viale Adua si candida a diventare a tutti gli effetti un luogo in cui trascorrere sempre più piacevolmente il tempo libero.
Gli eventi: presto un torneo internazionale femminile?
Sul fronte grandi eventi, mentre a Pula sono tornati finalmente gli ITF e nel TC Alghero ha avuto luogo lo sfavillante incontro preliminare di BJKCup Italia-Francia, la Torres Tennis Sassari è stata penalizzata: “Nel 2016 come ultimo evento abbiamo ospitato i campionati Sardi assoluti, due settimane eccezionali- continua Marco Ticca – Dopo però non abbiamo più potuto organizzare niente d’importante dato che i lavori di copertura del centrale sono durati anni. Ma ora potremo ripartire: sicuramente ci piacerebbe dar vita a un torneo internazionale femminile, che qui non c’è mai stato, e poi un torneo maschile di un certo rilievo quando tutta la struttura sarà pronta”.
I numeri
La Torres Tennis conta circa 180 soci, ma “abbiamo una potenzialità maggiore. Siamo stati anche 300, poi tanti si sono persi per via della crisi che c’è stata 15 anni fa”. Ma di recente, complice l’odiosa pandemia, la tendenza si è invertita di nuovo: “Abbiamo registrato un boom di iscrizioni alla scuola tennis perché non si potevano fare altri sport come calcio, basket, calcetto e pallavolo. Così molte persone hanno ricominciato o cominciato a giocare a tennis e moltissimi ragazzini e ragazzine ci hanno scelto. Purtroppo però non abbiamo potuto accogliere tutti, volendo limitare il numero a 150 per offrire lezioni di qualità”.
Lo staff
Lo staff è guidato dal direttore tecnico Mauro Rodighiero, coadiuvato dai maestri nazionali Alessandro Caggiari e Federico Sgarella e dagli istruttori Luca Naitana, Gabriele Garbarino ed Elisa Patta. C’è poi una novità: “Quest’anno è arrivato un nuovo preparatore atletico, Davide Pintus che è un pf2, laureato in Scienze motorie. Ci ha portato nuove idee, un nuovo modo di lavorare particolarmente vario. Per i tennisti è faticoso fare la preparazione atletica perché desiderano avere sempre la racchetta in mano, invece Davide è riuscito nell’intento di rendere piacevole anche la preparazione fisica, fondamentale per poter giocare a tennis”.
La serie B2 maschile
Tra poco inizierà un nuovo capitolo della stagione tennistica rossoblù, rappresentato dalla serie B2. Per la squadra maschile ci si augura che sia un anno di rivalsa dopo la deludente retrocessione subita lo scorso anno in una serie B1 che non ha mai ingranato la marcia giusta. E anche nel 2020 la sortita in A2 è stata avara di soddisfazioni.
“L’anno scorso è stata una stagione particolarmente sfortunata sia per quanto riguarda gli infortuni, sia per le problematiche legate alla pandemia, ai trasporti, abbiamo avuto defezioni di molti giocatori stranieri per via delle norme differenti, quindi in 4 partite non potevamo contare sul giocatore straniero e questo è molto penalizzante. Mi auguro che quest’anno gli infortuni e le restrizioni diminuiscano. Abbiamo tesserato un altro giocatore italiano, Valerio Peruzza di Roma, un allievo del nostro Giulio Torroni, giocatore romano che è con noi da diversi anni. Abbiamo confermato lo spagnolo Vega Hernandez, abbiamo preso un altro spagnolo, Alberto Barroso, e il francese Baptiste Crepatte. I nostri vivai sono quelli dello scorso anno: Gianluca Sarais e Andrea Cherchi che stanno migliorando molto. Il nostro torneo open di febbraio ha dimostrato che sono assolutamente competitivi e abbiamo una new entry: Matteo Mura, che l’anno scorso giocava la serie C, quest’anno ha raggiunto risultati importanti e ha dimostrato particolari attitudini al lavoro con serietà, perciò abbiamo voluto premiarlo convocandolo in serie B e pensiamo che ci possa dare una grossa mano”.
Serie B2 femminile, una certezza
“Abbiamo una grande tradizione di ragazze del nostro vivaio, le abbiamo confermate tutte e anche qui abbiamo una novità. E’ una giovane 2006, Carolina Cicu, e la finalista del torneo open Giulia Pisano, passate dalla serie C alla serie B. Tra le straniere, confermate le ragazze dell’anno scorso, la romena Miriam Bianca Bulgaru e la spagnola Andrea Gamiz Perez, con l’aggiunta di Oana Gavrila (Romania) e Natália Siedlinska (Germania). Anche qui siamo convinti di avere delle chance, più o meno elevate, di arrivare ai playoff”, assicura Marco Ticca. “In conclusione, ringrazio è ambiente del socio David Mele che non offre una semplice sponsorizzazione ma realizzerà con noi un articolato progetto di educazione ambientale rivolto ai nostri soci e atleti”.
Domenica 15 maggio scatterà la serie B: la Torres Tennis Sassari lancia ufficialmente la sfida alle squadre avversarie.
Intervista raccolta sabato 19 febbraio 2022, giorno delle finali del Torneo Open della Torres Tennis
Una risposta
[…] di domani è aperta: non ci sono risultati scontati”. Nel medesimo girone sono inseriti anche la Torres Tennis e il TC […]