SARDI ASSOLUTI DI PADEL 2022: LE INTERVISTE AI VINCITORI
Matteo Casula, Alessandro Cannavera, Francesca Piu ed Elisa Idini raccontano le loro esperienze vincenti nella terza edizione del torneo più importante per il padel in Sardegna
Nei campi al coperto del “Capanno” di Cagliari, del circolo Campadel (che comprende anche la Ferrini e l’Ossigeno), si è disputata la terza edizione dei Campionati Sardi Assoluti di padel. Il torneo ha visto la partecipazione di 50 giocatori per il maschile, 20 nel femminile e 36 per il misto.
Con tre vittorie in tre edizioni Matteo Casula e Alessandro Cannavera hanno confermato di essere la la coppia più forte in Sardegna. Nel femminile Francesca Piu bissa il successo del 2019, questa volta con Elisa Idini. Nel misto hanno vinto i due giocatori più forti nell’isola: Matteo Casula e Francesca Piu, (link all’Albo d’oro).
MATTEO CASULA ED ALESSANDRO CANNAVERA
Nel doppio maschile Matteo Casula e Alessandro Cannavera hanno battuto Federico Visioli e Michele Secci per 6-3 6-4.
Matteo Casula: “E’ stata una partita una partita un po’ strana, non siamo entrati in campo bene sin da subito, nel primo set è bastato un break mentre nel secondo è stata più complicata perché siamo arrivati sul 4 pari e solo li abbiamo trovato il break, i nostri avversari (Visioli e Secci, n.d.r.) hanno giocato molto bene, è stata la finale più dura delle tre che abbiamo disputato”.
Alessandro Cannavera: “Sapevamo di essere i favoriti ma si gioca partita per partita. Il livello del padel in Sardegna sta piano piano salendo, io e il mio compagno abbiamo una marcia in più data dai tanti anni di tennis che abbiamo alle spalle. E’ sempre un piacere vincere il titolo sardo, per me rappresenta il torneo più importante di tutto l’anno“.
Matteo Casula: “Il passaggio dal tennis al padel è avvenuto per me nel periodo covid. Nel 2020 giocavo per il TC Porto Torres, con il covid sono stati sospesi i campionati e i tornei, da qual momento ho giocato molto a padel e quando hanno riaperto ho capito che la voglia per il tennis era finita, non avevo più voglia e stimoli e non aveva più senso continuare. Il fatto di poter giocare con le sponde, uscire fuori dal campo rende il padel per me più estroso rispetto al tennis nel quale le dinamiche sono un po’ più chiuse ed è, forse, quello che mi mancava quando giocavo a tennis. Il mio punto di forza e la fantasia e l’imprevidibilità che spesso è un bene ma a volte e anche un male“.
Alessandro Cannavera: “Sono meno talentuoso del mio compagno ma sono più regolare e costante durante la partita, ci compensiamo a vicenda per questo. La nostra coppia funziona perché ci conosciamo da tanti anni e ci completiamo bene: il mio compagno è un mancino che gioca a destra e mancini forti in Sardegna per ora non c’è ne sono a questo livello. A volte costruisco io e lui chiude mentre altre volte accade il contrario, riusciamo a fare entrambe le due fasi, non abbiamo i ruoli destra e sinistra classici. Quando ci siamo confrontati a livello più alto con giocatori italiani, spagnoli o argentini le difficoltà sono maggiori perché non siamo abituati a giocare certi tipi di partite. Abbiamo comunque capito che possiamo, a modo nostro, giocarcela anche con giocatori al fuori della Sardegna“.
Matteo Casula: “Ci piacerebbe partecipare a dei torni fuori dalla Sardegna ma dipende dalla disponibilità di Alessandro e dai suoi impegni lavorativi. L’anno prossimo difenderemo senza dubbio il titolo“.
FRANCESCA PIU ED ELISA IDINI
Nel femminile le favorite Francesca Piu (già campionessa nel 2019 con Ilaria Pibiri) ed Elisa Idini sono arrivate facilmente in finale nella quale hanno prevalso su Martina Scanu e Claudia Cuccu per 6-1 6-4. Francesca Piu, oltre ad avere conquistato il suo secondo titolo (non ha partecipato agli assoluti del 2021 a Sassari) detiene, con dei primati, i titoli di campionessa sarda assoluta in tutte le categorie, sia nel padel che nel tennis: singolare tennis (2 titoli), doppio tennis (9 titoli, record), misto tennis (4 titoli), doppio padel (2 titoli, record), misto padel (2 titoli, record). Anche Elisa Idini ha vinto in più specialità ma le manca il titolo nel misto di padel.
Francesca Piu: “La finale è stata una partita impegnativa, le nostre avversarie (Martina Scanu e Claudia Cuccu, n.d.r.) si stanno dedicando totalmente al padel e sono super allenate. Siamo entrate in campo con una mentalità vincente perché era l’unico modo per prevalere, qualche titubanza sarebbe stata probabilmente fatale“.
Elisa Idini: “Noi veniamo dal tennis, non abbiamo tanto padel sulle spalle però siamo agoniste, siamo sempre concentrate. Siamo capaci di giocare semplice, stare li punto su punto e sappiamo sfruttare i momenti chiave, questo a fatto la differenza, la chiave è stata l’essere costanti“.
Francesca Piu: “Il movimento femminile in Sardegna è cresciuto molto nell’ultimo anno, molte ragazze si sono avvicinate, ci sono più scuole padel, c’è più confronto e più voglia di mettersi alla prova, il movimento sta crescendo moltissimo. Penso di essere una sorpresa per gli avversari, sono imprevedibile. Penso che certi miei interventi vengono dal tennis, vado fuori dagli schemi“.
Elisa Idini: “Come coppia funzioniamo perché ci conosciamo molto nel bene e nel male, compresi pregi e difetti, ci supportiamo e ci sopportiamo. Francesca ha uno smash di chiusura importante, io sto li, ho una buona sensibilità, riesco a coprire tutto il campo, è facile giocare con una compagna che chiude i punti“.
Francesca Piu: “Nella finale la vittoria è molto merito di Elisa in quanto giocavamo prevalentemente su di lei e senza la sua manualità non avemmo vinto; io stavo li e sentivo sicurezza. Giocheremo la serie C (con il TC Cagliari, n.d.r.), abbiamo rafforzato la squadra con altre giocatrici, speriamo di fare bene in Sardegna. Vorremmo riconfermarci il prossimo anno ma dipenderà da dove si giocherà e dagli impegni lavorativi“.