La Storia del Tennis
[1]
Il tennis è un gioco, in cui una palla viene scambiata per mezzo di una
racchetta, al disopra di una rete e nei limiti di un campo rettangolare,
da due o quattro giocatori. Per quanto riguarda il nome tutti, sono
d’accordo nel ritenere che derivi dal francese
tenez.
Prendete! dicevano i francesi, per avvertire l’avversario che
stavano mettendo in gioco a palla; da tenez la parola, pronunciata
all’inglese, diventò l’attuale tennis.
Campo da gioco del XVI secolo
Il gioco da cui il tennis ha preso il nome aveva però in comune con quello
moderno soltanto le racchette e la rete in mezzo al campo: era un gioco
francese vecchissimo, che si chiamava
paume (palma, perché
in origine veniva giocato con la mano), e derivava a sua volta da giochi
ancora molto più vecchi.
I greci importarono il gioco e lo chiamarono spheristiké. Lo
spheristiké arrivò a Roma, e si chiamò
pila: da Roma andò in
Gallia e, col nome di paume, divenne lo sport nazionale. Mentre i
normanni l’insegnavano agli inglesi, tutta la Francia impazziva per la
paume, le scommesse, intorno ai campi di paume, erano sfrenate.
Re Luigi X, morì per aver ecceduto in una partita accanitissima, e Carlo V
durante la guerra dei cento anni, dovette addirittura prender
provvedimenti per ridurne la diffusione, i francesi preferivano infatti
giocare a paume,
invece che prendere il nemico a bersaglio delle loro frecce. Le regole
del jeu de paume, furono codificate per la prima volta nel 1559: dalla
paume
sono derivati tutti gli attuali cugini del tennis, dal ping-pong
allo squash, alla pelota. Il tennis, quello inglese, lo brevettò il 23
febbraio 1847 un maggiore dell’Armata delle Indie, Mr.Wingfield: il nome
dell’invenzione era spheristiké,
e l’equipaggiamento, composto da un libro di regolamenti, due
racchette, otto palle, due paletti con relativa rete, era contenuto in
una cassa di legno di tek.
Le regole non erano quelle di adesso: il campo era lungo 18,2 metri,
era largo alla base 9,10 e al centro soltanto 6,3. La rete era alta
addirittura 2,15 ai lati, e 1,45 in centro forse perché i giocatori non
colpissero la palla con troppa violenza. Piano piano il campo si
allungò, la rete sì abbassò: quando nel 1900 si
disputò la prima Coppa Davis i regolamenti e le dimensioni erano
pressappoco quelli attuali e i campioni portavano calzoni alla caviglia
e camicie con le maniche lunghe. Le misure con i mezzi centimetri, sono
dovute al fatto che si misurava in piedi, e non in metri. Al tennis, a
quei tempi, giocavano infatti solo gli anglosassoni, o quasi.
[1] Gianni Clerici, Il vero
tennis, Longanesi & C., Milano 1965
Ancora sulla Storia del Tennis
L'origine dell'attuale tennis potrebbe derivare da giochi latini (pila
trigonalis), un altro gioco praticato nella corte bizantina e dal
gioco francese jeu de paume, ossia
un'evoluzione della pallacorda, che già nel
XVI secolo esigeva l'uso della racchetta mentre in precedenza era
giocato con il palmo della mano coperto da un apposito guanto. L'inglese
Walter Clopton Wingfield stabilì un primo
regolamento nel 1873 dando al gioco il nome di
sphairistike; l'anno successivo si diffondeva negli Stati Uniti
per opera di Mary Outerbrigde; la
regolamentazione definitiva è del 1888
quando si costituì l'associazione tennistica
inglese. Fondamentale per lo sviluppo del gioco fu la
decisione del 1883 di dimezzare l'altezza della rete.
Nel 1895 si svolse il primo campionato italiano per tennisti.
Nel 1896 il tennis fu inserito nel programma della prima olimpiade
moderna e vi restò sino il 1924 poi fu tolto quindi riammesso nel 1984.
Nel 1900 fu contesa la prima coppa Davis ossia il trofeo che spetta
annualmente alla squadra nazionale campione mondiale: la nazionale
italiana vinse questo trofeo nel 1976.
Nel 1926 iniziò l'era dei tornei professionistici e nel 1968 la
federazione internazionale accettò il professionismo per tutti i tornei.
Nel 1954 James Van Alen fondò la
International Tennis Hall of Fame che
attualmente è il più grande museo di tennis nel mondo e ha sede in
Newport negli Stati Uniti; in questo museo
sono custodite racchette, maglie, cappelli, foto di molti campioni che
vengono ammessi in qualità di membri: Nicola Pietrangeli è diventato
membro nel 1986.
Nel 1971 si adottò il gioco decisivo, tie break,
sul punteggio di 8-8 che nel 1979 si ridusse a 6-6.
Nel 1973 si ricorse all'uso dell'elaboratore elettronico per
aggiornare quotidianamente le classifiche dei tennisti professionisti:
sino allora le classifiche erano compilate da esperti per essere
pubblicate su giornali e riviste specializzate.
Nel 1986 iniziarono periodici controlli antidroga di giocatori
professionisti e arbitri. Il materiale dei telai delle racchette è
passato dal legno al metallo per arrivare all'attuale materiale
sintetico e le corde intrecciate che un tempo erano in budello animale
sono poi state fatte di nylon.
Da considerare che le professioniste di quest'attività atletica grazie
alla loro enorme popolarità sono diventate, negli ultimi decenni del
secolo scorso, le prime atlete ad accumulare introiti paragonabili a
quelli dei colleghi e attualmente alcune giovani campionesse avvenenti
sono ritratte su copertine di riviste come le loro coetanee modelle
famose.In base a statistiche solo indicative, poiché attualmente è
impossibile essere scientificamente precisi, proprio per l'eccezionale
successo popolare di tennisti e tenniste, molti esperti ritengono che il
tennis sia lo sport più seguito in generale dal pubblico televisivo
mondiale.
In Italia un grande aumento di popolarità del tennis, diventato sport di
massa, si è verificato negli anni Ottanta grazie a importanti successi
conseguiti da campioni, come Adriano Panatta e Corrado Barazzutti,
nonché per grandi imprese della nazionale in Coppa Davis; erano anche
gli anni di campioni memorabili quali Jimmy Connors, Guillermo Vilas,
Bjorn Borg, John McEnroe, Ivan Lendl, Yannick Noah, Mats Wilander, Pat
Cash, Stefan Edberg, Boris Becker, Thomas Muster, Michael Chang, per
citarne alcuni; le campionesse di quel periodo erano anche tante e tra
le più vincenti si ricordano Evonne Goolagong, Chris Evert, Martina
Navratilova, Hana Mandlikova, Tracy Austin, Steffi Graf, Gabriela
Sabatini, Arantxa Sanchez.
wikipedia
Grande Slam del tennis
Grande Slam è un termine che ha origine nel
gioco del bridge, in cui sta ad indicare il colpo massimo
realizzabile: consiste, infatti, in 13 prese effettuate ai danni
dell'avversario. Il tennis ha preso in prestito questa parola per
indicare il conseguimento della vittoria nei quattro tornei qui sotto
elencati, nell'arco di un anno:
Australian Open, Roland Garros, Wimbledon, U.S.
Open
Il termine era originariamente applicato alla vittoria nei quattro
tornei, nell'arco dello "stesso" anno.
Questi tornei sono quindi conosciuti come Tornei
del Grande Slam, e vengono considerati come i più importanti
tornei dell'anno all'occhio dell'opinione pubblica, e anche per quanto
riguarda i premi in denaro riconosciuti e i punti assegnati per la
classifica dei tennisti.
I vincitori del Grande Slam (tutti e quattro i tornei vinti nello stesso
anno) sono:
Don Budge (1938)
Maureen Connolly (1953)
Rod Laver (1962 e 1969)
Margaret Smith Court (1970)
Steffi Graf (1988) (cui si aggiunge la
medaglia d'oro nelle Olimpiadi, ottenendo cosi un
Grande Slam d'Oro)
Vincitori di tutti e quattro i tornei consecutivamente, ovvero
nell'arco di un anno ma non nello stesso anno, sono:
Martina Navratilova (1983-84)
Steffi Graf (1993-94)
Serena Williams (2002-03)
Giocatori che hanno vinto tutti e quattro i tornei ma senza detenere i
quattro titoli contemporaneamente (e quindi senza vincere il Grande
Slam) sono:
Fred Perry (1933-34-35)
Doris Hart (1949-50-51-54)
Shirley Fry (1951-56-57)
Roy Emerson (1961-63-64)
Billie Jean King (1966-67-68-72)
Chris Evert (1974-75-82)
Andre Agassi (1992-94-95-99)
Grande Slam d'Oro
Il termine Grande Slam d'Oro indica la vittoria dei quattro tornei del
grande Slam e della medaglia d'oro ai Giochi Olimpici estivi, nello
stesso anno. Finora, l'unica persona ad aver ottenuto un tale risultato
è stata Steffi Graf nel 1988.
wikipedia
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